2013 La fortezza - Da Lovecraft a Lambert, un attimo

2013 La fortezza, titolone tutto italiano ché solo l'originale, Fortress, non bastava. Comunque. 2013 La fortezza di Stuart Gordon con Chistopher Lambert, non è altro che l’ennesima goccia nell’oceano di storie social-fi pressoché tutte uguali.

Arrivato liscio con almeno vent’anni di ritardo su temi come la paranoia della sovrappopolazione e poverissimo sia nei mezzi che nella sostanza, 2013 La fortezza è un film abbastanza incongruente, con quasi niente di nuovo da dire...

2013 La fortezza di Christopher Lambert


... Tuttavia, pure molto divertente, stranamente ben fatto - al netto di problematiche evidenti - e incredibilmente pieno di buone idee. Oltre a essere insolitamente intrigante, del resto.

Ora, la domanda è: che mondo sarebbe senza distopia? Appunto, 2013 La fortezza parte mettendo subito in chiaro 'sta cosa. Tipo, hai mai visto La fuga di Logan, Rollerball, Mad Max e compagnia cantante, sì?

Ecco, giusto il tempo di una bella carrellata panoramica di pochi secondi e in 2013 La fortezza viene fuori un esaustivo elenco di tutti i cliché del genere che si possono schiaffare su uno schermo. Vediamo… ovunque ti giri, riflettori accecanti? Check. 

Forze dell’ordine a tutto spiano? Check. Vestiti con inquietanti divise Gestapo-style? Check. Insomma, non si sono fatti mancare niente. Tutto questo, perché? Per salvaguardare il fragile equilibrio del pianeta nel futuro in cui è ambientata la storia. 

Infatti, a causa della sovrappopolazione, negli Stati Uniti s'è optato per il “controllo delle nascite supervisionato”. Cioè, per legge, ogni coppia può avere al massimo un figlio.


In questo sovrappopolatissimissimo futuro, l’ex ufficiale dell’esercito John Brennick (Christopher Lambert) e sua moglie Karen (Loryn Locklin), tentano di attraversare il confine con il Canada. Di straforo, ovviamente. 

Perché loro sono criminali, pericolosissimi criminali. Praticamente colpevoli di non saper usare 'no straccio di preservativo. Va be', dopotutto, nella storia del film è stabilito che il mondo sta per andare a rotoli e quindi, occorre arginare il problema della sovrappopolazione. 

Giusto. Ci sta. Peccato solo che 2013 La fortezza ci mette giusto quattro minuti a incartarsi direttamente. Il problema sta nel fatto che per Karen, sì, questa è la seconda impollinata, d'accordo. Però, la gravidanza precedente s'era risolta con un aborto spontaneo. 

Perciò, questi qua, un figlio non l’hanno mai avuto: ci avevano provato e avevano fallito. Di conseguenza, rientrano ancora nei... "termini legali" di un solo figlio a coppia. Sì, ma che vuoi farci: il solo fatto che lei sia incinta di nuovo basta e avanza per essere aggrediti alla dogana.


Quando le guardie scoprono il trucco del giubbotto antiproiettile che Karen aveva usato per gabbare il… beh, sì, insomma… il gravida-detector, i due provano a scappare. Subito inseguiti con i cani, gli elicotteri, le sventagliate di mitra qua e là e via dicendo.

Apparentemente Karen riesce a fuggire. Invece John viene impacchettato e schiaffato su ‘sto rimorchio blindato che, in stile nazi, porta lui e altri prigionieri tipo bestiame a La Fortezza. Un carcere privato di altissima sicurezza, proprietà della Men Tel Corporation.

Ecco, metti che pure qua c'è qualcosa di non proprio chiarissimo, insomma. Durante il viaggio, John ha un dialogo con un altro prigioniero e dice di essersi beccato trent'anni e sbattuto alla Fortezza, a causa del crimine massimo: aver impannocchiato un’altra volta la moglie.

L'altro "passeggero" del blindato, invece, dice che deve farsi sessanta giorni per un assegno a vuoto. Com'è che funziona 'sta cosa? Comunque. Arrivati alla Fortezza, si scopre che tutto il baracchino è gestito dall’avanzatissimo super computer Zed-10


Della parte amministrativa se ne occupa il direttore Poe (Kurtwood Smith). Il quale elargisce e informa i prigionieri dello splendido gadget della prigione: un affarino chiamato Intestinator. L’Intestinator, o Fibrillatore gastrico qui da noi, è un aggeggino molto simpatico.

Può funzionare sia da localizzatore Gps sia da strumento di controllo/punizione/morte. Multiuso, può causare dolorose scariche, che vanno dal semplice stordimento all’esplosione delle viscere. 

Tra l’altro, tramite un sistema di videosorveglianza automatizzata, sorta di anticipazione dei droni moderni, Zed-10 scannerizza la mente dei detenuti durante il sonno. Perché in prigione è vietato sognare per evitare che si rilevino attività cerebrali inconsce durante il sonno.

Perché... no, non c'è un chiaro perché a 'sta cosa. Rimane il fatto che, in qualche modo, Zed-10 induce incubi nella testa dei prigionieri allo scopo di spezzare la sanità mentale sul lungo periodo. Si suppone, almeno. 


Nel frattempo, un po’ di minutaggio di 2013 La fortezza se ne va seguendo Brennick mentre si ambienta alla prigione. A un certo punto spunta un altro prigioniero, certo Maddox (Vernon Wells), incline alla conoscenza approfondita dei nuovi detenuti. In altre parole, prova a inchiappettarsi al volo il compagno di cella di Brennick. 

Tuttavia, proprio grazie a Maddox arriverà lo spunto per la grande fuga. Il direttore Poe, tutto appassionato a seguire lo scontro tra i due, ordina a Brennick di eseguire la sentenza di morte emessa seduta stante nei confronti di Maddox.

Brennick però si rifiuta e così interviene Zed. Tramite l’Intestinetor, fa scoppiare le viscere di Maddox. In questo modo dà involontariamente la possibilità a Brennick di recuperare l’Intestinator dell’ex proprietario e metterselo in saccoccia.

Plot point: Brennick scopre che pure la moglie è stata arrestata e sbattuta pure lei alla Fortezza, tra l’altro. Visto che, a quanto pare, il posto ha pure l’ala femminile. Indirettamente, per questo motivo, John viene preso e sbattuto su 'na specie di giroscopio gigante.


In teoria, 'sta specie di giostra dovrebbe fargli una lobotomia o qualcosa del genere. Perché il direttore Poe, con il pallino di spiare tutto e tutti, fra millemila detenuti si è incaponito proprio su Karen. Quindi, proprio per questo prova a trasformare Brennick in uno zombie.

Ora, metti che a parte tutto, 2013 La fortezza è veramente divertente. Stuart Gordon, il regista, principalmente noto per essere un grande fan di H.P. Lovecraft, ha adattato un sacco di storie dello scrittore di Providence per il grande schermo. 

Tipo, vedi Re-Animator, From Beyond o Dagon, no? Solo che Gordon non ha comunque mai disdegnato di passare ad altri generi, al di fuori dell’horror. Si capisce subito quanto lui e gli sceneggiatori si siano divertiti con 2013 La fortezza.

Questo non è un film basato sulla fredda logica aziendale del guadagno a tutti i costi. Mette in scena tante belle idee, soprattutto creative, e scenograficamente parlando fa una certa figura. Allora, se tanto mi dà tanto, qual è il punto?


Sostanzialmente, il grande problema di 2013 La fortezza deriva dal considerevole taglio di budget avvenuto prima dell’inizio delle riprese. Per capirci, il progetto è passato da un budget stimato di settanta-ottanta milioni ad appena appena otto, così, in un attimo.

Inoltre, Arnold Schwarzenegger avrebbe dovuto essere Brennick, non Christopher Lambert. Alla fine della fiera, Arnoldone diede forfait e assieme a lui se ne andò spernacchiando gran parte del soldo stanziato dai produttori. 

Da qui la poca lungimiranza di Stuart Gordon nel non snellire lo script dove necessario, mancando l’approfondimento laddove ce ne sarebbe stato bisogno. Nel senso, d’accordo: vietato impannocchiare più di una volta, va bene. 

Però, chiediti, 'na cosa simile rende giustificata la messa in scena di un futuro così distopico alla peggio 1984? Ti pare il caso di ficcarci droni, supercomputer, cyborg, le guardie della prigione tipo Frankenstein cyber-bio-mutanti?

Oltretutto, nel film c’è un cast di un certo livello sfruttato malissimo. Per esempio, nei panni del nerd, D-Day, c’è l’attore feticcio di Gordon, Jeffrey “Re-Animator” Combs. Maddox, poi, è interpretato da Vernon Wells. Forse vi ricorderete di lui per ruoli come Wez in Mad Max 2 o Bennet in Commando.


Oppure ancora, il direttore Poe: Kurtwood Smith. Smith, attore con alle spalle ennemila film, ma che i più probabilmente ricordano per essere stato Clarence Boddicker in RoboCop. Di norma, poi, negli action-scifi è difficile incappare in scene forti. Ai limiti del body-horror, insomma.

Un esempio è proprio il primo RoboCop. Vedi appunto come Boddicker e la sua banda mutilano Murphy all’inizio e via dicendo. Con 2013 La fortezza, Gordon segue la stessa pista dando il suo tocco, cosa questa, buona e giusta.

Però, il voler ficcare a forza tanti, troppi elementi diversi l’uno con l’altro, sì, è divertente, ma alla fine porta a un’inevitabile cagnara. Con qualche accorgimento in più è una migliore diegesi narrativa, 2013 La fortezza sarebbe stato veramente un cult della fantascienza.

Spiace soprattutto il fatto che, a differenza di prodotti molto inferiori, 2013 La fortezza non sia andato incontro al classico caso di fama crescit eundo, diventando un film di culto col tempo.

Un'ultima cosa, forse la meno chiara in assoluto di tutta 'sta pappardella. Fortress è uscito nel 1992, mentre la storia è ambientata venticinque anni dopo, nel 2017. Perciò, da dove sia uscito, cosa significhi e a chi sia venuto in mente quel 2013 La fortezza nell’adattamento italiano, vattelapesca.


Ebbene, detto questo credo sia tutto.


Stay Tuned, ma soprattutto Stay Retro.


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