RESIDENT EVIL COMICS - TUTTI I FUMETTI DI RESIDENT EVIL


Al di là di tutto, Resident Evil a fumetti, concettualmente almeno, se ci pensi un attimo è molto affascinante come cosa. Nel senso, interessante è il modo in cui un prodotto, un concetto, riesca a evolversi. 

Certo, Resident Evil, il videogioco survival horror di Capcom, è un’amalgama di idee vecchie e stravecchie. Un corpus derivativo che va a pescare da cose tipo Bloodsuckers from Outer Space, The Boneyard, La città verrà distrutta all’alba e tutta ‘sta roba qua.

Il punto è che non si tratta più di una questione di sostanza, quanto di forma: si tratta di idee tutt’altro che originali riadattate, rielaborate, portate a “nuova vita” in un media come quello del videogioco. Da lì, poi, il passo è stato breve.

Serie di videogiochi come se piovesse, film - orripilanti, come se buferasse - e finanche una bella serie di romanzi ispirati a Resident Evil. Siccome tutta 'sta paccottiglia è cicciata fuori a tradimento dallo stanzino, fare una piccola cronistoria è 'na cosa carina, dopotutto.

RESIDENT EVIL A FUMETTI - DAL PAD ALLA CARTA


Resident Evil Vol 1 No. 1 (1996)


Quindi, Resident Evil a fumetti: la saga completa in ordine cronologico. Bene. Allora, metti che il fumetto, ancor più del romanzo, era e rimane il mezzo che offre il massimo della resa con il minimo della spesa in termini di spettacolarizzazione.

Perciò, lapalissiano che il primo tassello per la costruzione di un multimedia franchise fosse quello di fare Resident Evil a fumetti. Esiste 'na bella palettata di adattamenti a fumetti di Resident Evil: comics americani, manga giapponesi e pure manhua cinesi. 


Oltre a diversi manga ufficiali prodotti dalla stessa Capcom, però, la prima trasposizione in assoluto del videogioco di Resident Evil a fumetti è opera della Marvel. Infatti, Marvel Comics rilasciò un one-shot promozionale di poche pagine per l’uscita del gioco in America.

Questo RESIDENT EVIL Vol 1 No. 1 è un preludio del primo videogioco di Resident Evil. Fa luce su alcuni retroscena dei personaggi ed, essenzialmente, segue la storia della squadra Bravo dal guasto all’elicottero sulle montagne, fino alla magione della Umbrella.


Resident Evil Vol 2 – Resident Evil: The Official Comic Magazine (1998)


Passano un paio d’anni, Resident Evil è diventato quasi un fenomeno di costume (grazie anche all’uscita del secondo gioco), et voilà! Ecco Resident Evil: The Official Comic Magazine, una serie a fumetti di cinque numeri pubblicata in America dalla Wildstorm di Jim Lee tra il 1998 e il 1999.

Fondamentalmente, parliamo di poco più di una quarantina di pagine per numero. La serie, in sé è una specie di collection con racconti perlopiù autoconclusivi. Nei primi numeri sono compresi adattamenti molto sintetici dei primi due giochi.


Mentre le storie rimanenti sono fumetti con episodi originali che, in un modo o nell’altro, si riallacciano al background ufficiale di Capcom.

Nessuna di queste nuove storie è canonica e quindi non rientra nella timeline ufficiale dei giochi. Con il numero cinque, poi, la serie “Official Magazine” non viene conclusa. Bensì, continuata con Fire & Ice. Ma questa la vedremo più avanti.

BIOHAZARD 2 (1998)


Mentre noi occidentali ci stavamo a sbattere con mini-run e one-shot vari a marchio registrato, a Hong Kong, la King’s Foundation pubblicava BIOHAZARD 2. Giusto per quei pochi che vivessero in una caverna su Marte, Biohazard è il nome originale della serie, con cui è conosciuta in oriente; che Residenza del Male è una cosa da gaijin tutta nostra.

Questo manhua è andato avanti per un sacco di tempo a ritmo serratissimo: circa sessanta albi in totale, a botta di uno a settimana. In altri luoghi, come Taiwan, è stato condensato in formati simili ai tankobon giapponesi per un totale di una ventina di numeri circa. Da quel che si capisce, BioHazard è un po’ come tutte quelle serie cinesi su Street Fighter: solo i primi quattordici numeri sono attinenti alla trama dei giochi, tutto il resto è puro delirio.


Per dire, la trama di questa serie segue i tentativi del Ceo della Umbrella di distruggere il mondo. Grazie a un’antica profezia e all’aiuto della tecnologia avanzatissima di un antico popolo scomparso unita alle ricerche sul G-Virus, Chris e gli altri membri della S.T.A.R.S., lavorano per il presidente americano Bill Clinton (!) andando all’attacco del quartier generale della Umbrella in Europa.

Almeno questo è quello che c'ho capito per sommi capi. Ho buttato un occhio a un paio di numeri ma, essendo tutti scritti in cinestrambonese, non ci ho capito una mazza e mi sono limitato giusto alle figure. Vattelapesca se 'sta roba sia mai uscita ufficialmente dalla Cina.

BIOHAZARD 3 LAST ESCAPE (1999)


Segue a ruota BIOHAZARD 3 LAST ESCAPE, altra serie manhua pubblicata dalla Tinhangse Publishing di Hong Kong su licenza ufficiale di Capcom. In questo caso la trama non si discosta molto dal gioco. Anzi. Inizia con un recap dell’incidente alla villa, per poi seguire abbastanza fedelmente gli avvenimenti di Resident Evil 3.

Fatta eccezione, ovviamente, per alcuni filler. Di quelli buttati lì giusto per mandare avanti il baraccone, tipo mostri e personaggi inventati ex novo, oppure i protagonisti dei vari giochi che si incontrano tra loro e cose simili.


Biohazard 3 è andato avanti per circa ventisei albi, a cui se ne aggiungono altri nove di BIOHAZARD 3 Supplemental Edition. Una specie di versione alternativa, della stessa storia raccontata nella serie precedente.

BIOHAZARD CODE: Veronica (2000-2002)


BIOHAZARD Code: Veronica è il nome di un altro manhua pubblicato a Hong Kong dalla Tinhangse Publishing. Venne distribuito insieme al gioco Resident Evil Code: Veronica e, tra tutta la baracconata di Resident Evil a fumetti, questo è il più interessante per un paio di motivi.

In primo luogo, è stato realizzato da Lee Chung Hing e Hui King Sum. Certo, non è che stai dicendo Alan Moore o Garth Ennis, insomma. Solo che Hing e Sum sono quelli che hanno realizzato tutta quella marasma di fumetti su Street Fighter, oltre a Super Shen, Scorpione Rosso e via dicendo. 


La trama si attiene abbastanza fedelmente a quella del gioco, su questo niente da dire. Altra cosa interessante è che i circa venti volumi della serie sono stati importati in occidente dalla già citata Wildstorm un paio d’anni dopo.

Infatti, nel 2002 esce Resident Evil Code: Veronica Book. Una serie di quattro numeri in formato graphic novel di circa centocinquanta pagine ciascuno. Questa collection della Wildstorm, a differenza dei manhua originali, non è impossibile da trovare. Ogni tanto riciccia fuori, anche se spesso non a prezzi proprio popolarissimi.

Resident Evil: Fire and Ice (2000-2009)


Come detto, la collana The Official Comic Magazine dopo la conclusione con il numero cinque continuò con Resident Evil: Fire & Ice. Una miniserie di quattro numeri sempre della Wildstorm, uscita nel 2000 e andata avanti un annetto.

Gli autori sono gli stessi della precedente serie ma, stavolta, la storia è scritta completamente ex novo e segue l’avventura di un terzo team della S.T.A.R.S. (team Charlie) inviato a investigare in varie aree contaminate dal G-Virus.


L’intera miniserie, come per Code: Veronica, è stata ristampata e ridistribuita nel 2009 in volume singolo formato graphic novel di duecentocinquanta pagine, per accompagnare l’uscita di Resident Evil 5. 

In ogni caso, non è difficile da trovare. Così com'è abbastanza facile trovare la miniserie come uscì all’epoca, per pochi spiccioli.

BIOHAZARD UMBRELLA CHRONICLES: Prelude to the Fall (2007)


Tornando in oriente, BIOHAZARD UMBRELLA CHRONICLES: Prelude to the Fall, invece è una miniserie manga in due parti pubblicata in Giappone dal settimanale Shonen Champion della casa editrice Akita Shoten. Su carta è un prequel del gioco Umbrella Chronicles. 

A conti fatti è l’ennesimo tie-in promozionale. Scritto da Masaru Miyazaki e disegnato da Naotsugu Matsueda, la prima parte uscì l’8 novembre del 2007 e la seconda il 15: giusto una settimana dopo, lo stesso giorno del lancio del gioco in Giappone.


Come detto, la storia è una specie di prequel del gioco. Che a sua volta è un prequel dei precedenti giochi. Tutto si svolge in Russia poco prima che Chris e Jill invadano la base di ricerca della Umbrella, per poi trovarsi contro l’ex capo Albert Wesker.

In tutto, intendo entrambe le parti del manga, sono appena una cinquantina di pagine. Perciò la trama è piuttosto vaga e allo stesso tempo stringata: Chris e Jill arrivano in questo villaggio russo per indagare, trovano zombi, si spara, si muore e questo è quanto. Una mezza patacca, insomma. Buono per i fan-collezionisti più accaniti.

Resident Evil Vol 3 – Resident Evil (2009)


Di tutta la paccottiglia a fumetti di Resident Evil a fumetti, forse la più divertente è questa: Resident Evil Vol 3 – Resident Evil. Anche se c’è un po’ di casino. Le serie Official Magazine erano pubblicate da Wildstorm, cioè dall’etichetta di Jim Lee passata nel 1998 dalla Image alla Dc Comics, ok?

Sui documenti ufficiali, questa pare sia nominata Vol. 2. Tuttavia, come Vol 2 è indicata la prima serie Official Magazine. Mentre, con Vol 1, il numero gratuito realizzato da Marvel. La cosa risulta un po’ confusa.


La serie è un prequel di Resident Evil 5. La storia segue gli agenti della B.S.A.A. (Bioterrorism Security Assessment Alliance) Mina Gere e Holiday Sugarman. Una partendo dalla stazione di ricerca spaziale dell’Onu invasa da bio-armi della Umbrella, mentre l’altro inviato in Medio oriente quando la sua squadra si imbatte in miliziani infetti dal G-Virus.

Tra 'na cosa e l’altra viene fatta luce sui motivi che hanno portato Chris Redfield in Africa (dove si svolge la trama di Resident Evil 5) e altri retroscena. In originale sono sei numeri, qui da noi giusto la metà. Si trovano facilmente in giro per la Rete a pochi spicci.

Resident Evil: The Marhawa Desire (2012)


Capito che Resident Evil a fumetti è un affare piuttosto variegato, no? In questo senso, le ultime pubblicazioni in ordine temporale, sono due serie manga. La prima è Resident Evil: The Marhawa Desire. Pubblicata originariamente anch’essa dal settimanale Shonen Champion, dal 2012 al 2013.

La storia, originale, è un prequel di Resident Evil 6. È ambientata circa un annetto prima degli eventi del gioco a Singapore, e segue i tentativi di Doug Wright, affiancato da un consulente della B.S.A.A., di far luce su un’epidemia virale presso la prestigiosa scuola Marhawa. Qui appare per la prima volta Piers Nivans, la spalla di Chris Redfield in Resident Evil 6.


Nel primo volume vengono introdotti tutti gli elementi della storia: ambientazioni, protagonisti, buoni, cattivi e compagnia cantante. Certo non è un lavoro eccezionale, però tiene botta con un buon livello di scrittura che genera una certa suspense. Invogliandoti a girare pagina per scoprire cosa succederà dopo. Mantiene pure un certo ritmo, abbastanza sostenuto e nel complesso i disegni non sono per niente male.

La licenza per i tankobon (volumetti) è stata concessa a Viz Media per il Nord America dal 2014 al 2015. Qui in Italia sono arrivati paro paro just in time in cinque volumi della Planet Manga. Te li tirano praticamente appresso ovunque, quindi, un occhio glielo si potrebbe buttare.

BIOHAZARD heavenly island (2015)


Per chiudere in bellezza (si fa per dire) la cavalcata di Resident Evil a fumetti, l’ultima serie da segnalare è Resident Evil Heavenly Island. Serie manga pubblicata dal 2015 al 2017 sempre da Shonen Champion. Nonostante mi avessero detto che fosse un bel pataccone, alla fine il primo volume l’ho preso lo stesso. E niente, è proprio una mezza fetecchia.

Gli avvenimenti della storia sono piuttosto caotici, ambientati non ho ben capito quando. Credo tra Resident Evil: Revelations 2 e Umbrella Corps, nonostante venga detto che tutto avviene dopo i fatti di Resident Evil 6. 


Comunque sia, c’è questo assistente alla regia di un popolare reality show chiamato Idol Survival (L’isola dei famosi, in pratica). Per girare il programma televisivo vanno su un’isola che viene invasa dagli zombie. A quel punto i protagonisti non possono fare altro che cercare di sopravvivere.

L’idea non è male. Chi non vorrebbe vedere un episodio de L’isola dei famosi dove all’improvviso i cristiani vengono divorati dagli zombie? Pure i disegni non sono niente male. Le scene d’azione sono molto dinamiche e c’è una certa attenzione all’ordine e ai dettagli. Così, anche nel mezzo di scene caotiche l’azione si segue facilmente.

Il problema sta nel fatto che tutto è troppo blando. Situazioni e personaggi stereotipati e abuso di ogni qualunque cliché immaginabile stancano in meno di un rutto. Il primo volume, da noi edito da Planet Manga, è uscito nell’autunno del 2018 e la serie dovrebbe essere ancora in corso. 


Detto questo, su Resident Evil a fumetti immagino sia tutto.


Stay Tuned, ma soprattutto Stay Retro.

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